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Intolleranze Alimentari: Un test del DNA per prevenirle

Intolleranze Alimentari: Un test del DNA per prevenirle

Che cosa sono le intolleranze alimentari

L’intolleranza alimentare è una reazione infiammatoria cronica determinata dalla cattiva digestione di alcuni alimenti. A differenza delle allergie, i sintomi non si manifestano violentemente subito dopo l’ingestione degli alimenti, ma possono insorgere col tempo. Il numero di persone che crede di soffrire di una qualche intolleranza alimentare negli ultimi anni è aumentato drammaticamente, ma è difficile capire quante ne siano realmente colpite, in quanto in molti casi la responsabilità dei sintomi sofferti è da imputare a cause diverse. L’alimentazione corretta è necessaria per mantenersi in salute e per prevenire molti tipi di malattie croniche. Secondo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, la cattiva alimentazione potrebbe aumentare il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabete e certe forme di cancro.

Quali sono le cause delle intolleranze alimentari

Una cattiva alimentazione è responsabile spesso di un aumento di peso o malnutrizione, di problemi di natura osteoarticolare, carenze nutrizionali ed intossicazioni dovute all’assunzione di cibi non tollerati dal nostro organismo, compromissione del metabolismo, rischio di sviluppare patologie cronico-degenerative, difficoltà ad assimilare le vitamine. Problemi al sistema immunitario: le scorrette abitudini alimentari portano a deficienze di alcuni micronutrienti utili a rafforzare le difese immunitarie, oltre che di macronutrienti ed energie. In questo modo la funzionalità del sistema viene compromessa, e quindi si diventa più esposti ad infezioni e malattie.

Quali sono i sintomi delle intolleranze alimentari

I sintomi di un alimentazione non corretta variano fortemente e possono essere:

  • Disturbi Gastrointestinali 
  • Disturbi dell’apparato respiratorio 
  • Affaticamento e Debolezza
  • Disturbi neurologici 
  • Disturbi psicologici 
  • Disturbi dermatologici 
  • Problemi al ciclo mestruale
  • Traumi sportivi

Come diagnosticare le intolleranze alimentari

Il test per le intolleranze alimentari è in grado di identificare quali sono le proteine alimentari contro le quali l’organismo ha reazioni avverse, come gonfiori addominali, ma anche sistemiche come eruzioni cutanee, cefalee. Determina quantitativamente e scientificamente la concentrazione degli anticorpi di tipo IgG contro 60 oppure 130 specifici alimenti.

Il test è consigliato a chi:

  • Desidera migliorare la propria dieta incrementando o diminuendo il consumo di determinati alimenti sulla base della risposta individuale ai cibi;
  • Desidera conoscere l’influenza che gli alimenti esercitano sul proprio organismo in termini di metabolismo, assorbimento ed eliminazione;
  • Desidera ottimizzare l’assunzione di carboidrati e grassi per ottenere una risposta più efficace alla restrizione calorica (Dieta dimagrante);
  • Ha una familiarità per obesità, osteoporosi, patologie cardiovascolari e metaboliche, patologie cronico-degenerative, osteoporosi ed ipercolesterolemia, malattie neurodegenerative;
  • A chiunque voglia mantenersi in buona salute prevenendo alcune patologie importanti;
  • A chi vuole perdere peso in maniera efficace e duratura;
  • A chi manifesta stanchezza, gonfiore, ipotonia, cefalea senza motivo apparente
  • A chi pratica sport sia amatoriale che a livello agonistico per migliorare l’efficienza fisica e le prestazioni.

A grande differenza tra i test di intolleranza di comune uso e il test del DNA è che questo analizza la risposta metabolica del nostro organismo ad un numero di alimenti che rimarrà tale se non per tutta la vita, per anni ed anni.In sintesi il test del DNA non è necessariamente ripetibile e offre dei risultati certi e veritieri basati sull’analisi della nostra genetica, mentre i test di intolleranza classici sono temporanei e relativi. Tutti i dati ti verranno consegnati su un REPORT sulle tue intolleranze alimentari grazie alla mappa alimentare personalizzata di 130 Alimenti (il più completo nel mercato) dove ad ognuno di essi vengono attribuiti un valore ed un colore: i cibi in verde (valore da 71 a 100) sono idonei e da utilizzare obbligatoriamente; i cibi in giallo (valore da 36 a 70) sono neutri e da assumere in percentuale inferiore a quelli verdi; cibi in marrone (valore da 16 a 35) da consumare con bassa frequenza e quantità ridotte; rosso (valore da 5 a 15) da evitare o utilizzare raramente.

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