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EDUCAZIONE ALIMENTARE

EDUCAZIONE ALIMENTARE

Spesso, nei giorni nostri, sentiamo dire la tipica espressione “sono a dieta”, usata generalmente per indicare una situazione di restrizione alimentare al fine di buttare via qualche chilo di troppo, per ritrovare una migliore condizione fisica o il regime alimentare che ci viene imposto di fronte ad eventuali patologie. Il termine “dieta” (dal greco DIAITA), però, non vuol dire assolutamente quello per cui tendenzialmente viene utilizzato, ma sta ad indicare uno stile di vita, ovvero il modo in cui quotidianamente ci approcciamo al cibo, in maniera corretta o errata, ma è pur sempre un tipo di dieta, un modo di alimentarsi.

 

Ovunque ci giriamo, qualsiasi cosa noi facciamo, la nostra giornata è scandita dalle “lancette biologiche della fame”. Quando il nostro stomaco è vuoto produce un ormone oressizzante, la grelina, che, attraverso tutta una serie di impulsi, attiva le cellule del nucleo arcuato dell’ipotalamo stimolando l’assunzione di cibo. Più il nostro digiuno è prolungato, maggiore sarà la produzione di questo ormone. Al contrario, più cibo introitiamo e minore sarà la sua presenza. 

 

Dopo questa doverosa premessa, vorrei focalizzare la vostra attenzione sui diversi modi di stare a tavola (o no) a causa delle nostre attività quotidiane come scuola, lavoro e impegni vari che spesso non ci permettono di alimentarci in maniera corretta o non ci danno il tempo necessario per poter consumare un pasto nelle condizioni adeguate.

 

Nella nostra giornata è FONDAMENTALE organizzare i nostri pasti in maniera schematica e scandita da intervalli di tempo regolari. Mangiare un panino al volo perché il lavoro ci sommerge, dare ai nostri figli merendine industriali o snack salati come patatine o similari solo per attutire il senso di fame e non dedicare 10 minuti per preparargli uno spuntino più salutare è letteralmente deleterio per la nostra salute. Trovare 25-30 minuti per consumare il proprio pasto è importante per il processo digestivo, organizzare il proprio pranzo (più bilanciato e cucinato in maniera sicuramente più salutare) portandoselo da casa in contenitori ermetici piuttosto che comprare un trancio di pizza e una cola al primo bar disponibile, fornisce la giusta energia per affrontare il resto della giornata lavorativa e ci dà una maggiore concentrazione per le nostre attività. 

 

Se per l’adulto, cosciente e autosufficiente, è un problema “minore”, per il bambino che si affida totalmente al genitore e le cui capacità di scelta sono ridotte al preferire tra le patatine o il tost con la nutella, avere la giusta guida servirebbe, nell’arco della sua crescita, non solo a salvaguardare la salute ma anche ad educarli ad uno stile di vita corretto e sano che gli risparmierà, nella fase adulta, probabili (quasi certe) patologie.

 

Uno studio dell’ISTISAN (Istituto Superiore di Sanità) pubblicato nel 2012, condotto su quasi 1000 bambini della scuola primaria, ha dimostrato che i soggetti con grave obesità hanno un’alimentazione costituita prevalentemente da cibi d’asporto (tavola calda, fast food, merendine e bevande zuccherate ecc) e la cui attività fisica è pressoché inesistente. Questa condizione è causata, altresì, dal fatto che i genitori hanno una scarsa preparazione sull’argomento, esponendo i propri figli a rischi di malattie cardiovascolari, epatopatie, nefropatie e tumori. Di contro, quei bambini i cui genitori impongono uno stile di vita sano e alimentazione corretta (prevalentemente latte, pasta, carne o pesce, legumi, cereali, frutta, verdura nelle giuste quantità, riducendo a minimo o addirittura eliminando del tutto i cibi spazzatura) e che praticano regolarmente attività fisica, mostrano una forma fisica migliore, sono normopeso rispetto ad età e altezza e, cosa molto importante, vengono salvaguardati dalle suddette patologie.

In conclusione, essendo oggi la giornata mondiale dell’alimentazione, volevo sensibilizzare la popolazione adulta ad una maggiore attenzione verso la propria dieta. La vita e la salute hanno un valore inestimabile. Esse dipendono quasi totalmente da ciò che mangiamo e da come e quanto ci muoviamo. Abbiate cura di voi stessi e dei vostri figli avendo uno stile di vita sano e corretto.

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